giovedì 14 agosto 2008

Un demone sotto la pioggia

Un raro, dolce profumo accompagna sempre il suo arrivo. Mi travolge i sensi prima ancora di sentire le sue esili braccia avvolgermi le spalle. Una stretta che ispira il più profondo affetto, fa però contrarre il mio cuore come se neve iniziasse a scorrergli dentro. Ecco che la mia energia ripiega nel corpo, così da rendermi meno di un alone in questo immenso Universo di stelle fiammeggianti. Infine la Tenebra scioglie l'abbraccio, offrendomi il suo consueto calice di buon vino, mentre graziosa mi rivolge un malizioso sorriso.

Di tanto in tanto, se non spesso, mutevoli sono i benefici che elogio alla solitudine, se di essa è richiesta la compagnia nelle serate di studio, di riflessione creativa.
Il caldo mi ha sussurrato il suo abbandono; mesto al mio fianco è giunto e come un vecchio compagno d'armi si è augurato ogni mio bene. Nuvole capricciose nascondono la brillante luna. Una violenta tempesta ha rinnovato la mia pelle oggi. Sotto la pioggia ho lasciato andare le ultime tensioni, riuscendo poi a ritrovare la gioia della fugace libertà appena conquistata. I fulmini poi mi hanno sottratto al cielo, con mio stizzito disappunto. Erano forse gelosi dell'acqua che il mio corpo sottraeva alla terra?

Venga l'Autunno. Che possa spezzare questa stagione schiava delle più ordinarie ed inutili abitudini umane. Auspico il ritorno del gelo, che con tanta maestria sa farci ritrovare i sentimenti più puri.