lunedì 28 gennaio 2008

Il congedo

Alla fine ho gettato la spugna; non vedendo la mia schiena migliorare nel fine settimana, ho deciso di andare dal medico.
Una persona splendida, Mauro. Con me sempre cortese; rispettoso nei confronti dell’uomo che sono diventato ed eternamente affezionato al bambino pestifero che ero.

Situazione delicata, ha detto. Estesa infiammazione muscolare, ma probabilmente non ci sono lesioni alla colonna vertebrale. Per almeno un paio di settimane non posso cavalcare, comunque. Ecco quindi il motivo del mio mefistofelico umore...

Sulle note dei Nightwish ammutolisco le mie voci interiori portando avanti il lavoro da casa. Qui propongo il video di “I wish I had an Angel” (Album: Once, 2004), dove un’affascinante Tarja Turunen (non più componente della band dal 2005) nella tarda serata di ieri ha estasiato la mia sensibilità musicale con la sua preziosissima voce.

domenica 27 gennaio 2008

Tavolozza in codice

Ha!
Nuovo header; primo tentativo di personalizzazione in Photoshop, condito da affannosi sforzi per analizzare l'HTML del template.
Erano quattro anni che non lavoravo sulla grafica di un sito web e devo dire che... non mi ricordo proprio niente!
Verrà la volta di Illustrator, con il quale vorrei comporre una serie di decori che affiancheranno la veste definitiva del blog: cupa, crepuscolare... Gotica?

venerdì 25 gennaio 2008

Chiamiamoli "Maestri"

Ieri sera Faradux ha voluto farmi provare per la prima volta il panico di un rifiuto, piantando gli zoccoli davanti ad un ostacolo di profondità. Gli sono scivolato lungo il collo, prima che le “pertiche” che ho sulle gambe stringessero a tenaglia quasi fino a strozzarlo.
Ho scoperto con orrore, inoltre, che il metodo appreso per indurre il cavallo al galoppo è completamente sbagliato. Ma che diavolo mi hanno insegnato?

L’istruttore federale era imperturbabile; mi osservava correre spedito verso l’oblio della mia congenita apprensione, fino a che non raggiunsi il crollo psicologico, privato della minima volontà di reagire…

Poi iniziò a parlare…

"Tu soffri quando salti. Devi essere più clemente con te stesso; lo sai che ci vuole del tempo per ottenere dei risultati? Lo sai che per quanto bravo sarai ci saranno sempre delle crisi da attraversare?"

“Ricordati che l’Equitazione non sarà mai uno sport; è invece una disciplina tra le più difficili, che noi pratichiamo perché restarne senza è come tagliarsi un qualcosa dentro. Perché il Cavallo è una ragione di vita. E’ una sfida infinita contro se stessi…”

"Siamo qui per imparare, ma tu lamenti le tue lacune come se fossero una COLPA, fustigandoti da solo senza motivo.
Stai sereno, Michele, fai 'sto cazzo di galoppo e FREGATENE DI TUTTO!”

Attraverso i miei movimenti in sella, quest’uomo ha indubbiamente compreso con quanto drammatico trasporto sto vivendo questa disciplina, che per certi aspetti non sarà mai per me una scelta, bensì una missione.

Ero rannicchiato in sella, con spalle e gambe doloranti per le contrazioni; tutto a causa della mia irrequietezza, tutto perché non sono ancora così sereno da mettermi alla prova, senza subire il panico del fallimento.
Faradux voltava il capo in quel momento. Mi scrutava con l’occhio destro come se gli fossi risalito in groppa solo allora.

Tra Cavalieri ed Amazzoni temprati da anni di pratica e gare, mi accorgo di non essere il solo intento a migliorarsi. Ognuno vive ed ha vissuto i suoi momenti critici, in attimi di stupore e lacrime; sempre insieme ad un fidato compagno.

mercoledì 23 gennaio 2008

Un sorriso, dopotutto

Avrei voluto scrivere due righe in merito all’esilarante giornata di oggi, ma preferisco lasciare i simpatici aneddoti del mio lavoro a fugaci commenti, piuttosto che a dettagliati resoconti.
Dopotutto, il mio lavoro merita il massimo rispetto.
Esilarante giornata si fa per dire, comunque; è stata discretamente una giornata di merda, ma l’esperienza giunge anche dal peggio, no?

Architetti; una razza fenomenale. Li vedrei bene anche in un Gioco di Ruolo: Guerriero, Mago, Stregone, Esploratore ed Architetto. Uccide con le cazzate, lui.
Sto ovviamente scherzando. Non è il lavoro che fa di un individuo un perfetto idiota; uno idiota ci nasce e se tale ha deciso di rimanere poco importa quanta conoscenza accumuli nel cervello.

Ho tanta voglia di iniziare a scrivere il mio roman… la mia storia (storiella, favoletta). Anche se tanti sono ancora i dettagli da definire, essa ormai impegna la mia fantasia più di qualunque progetto creativo mi sia messo in testa fino ad ora. Devo scrivere su carta le idee, discuterle e selezionarle. Visualizzarle con fugaci bozzetti a matita quel tanto che basta per animarli nella mia immaginazione.
Serve poi un Malvagio, un Malvagio autentico.

Nessuno ha il numero di Berlusconi?
Ha! E questa chi se la sarebbe mai aspettata?

martedì 22 gennaio 2008

Le notti insonni

Aiutami a trovare la forza, quando anche l'Inverno a me caro sembra avermi oggi voltato le spalle...

lunedì 21 gennaio 2008

Anche i Cavalieri...

Ero convinto.
Avrei imparato ad andare sullo snowboard tanto da permettermi delle discese su piste più serie. Il manto nevoso (artificiale) di San Martino di Castrozza era un'impervia lastra di ghiaccio, che senza pietà ad ogni mia caduta ha inflitto dolorosi segni alle ginocchia, alle spalle e soprattutto alla schiena.
Never Surrender, comunque. Dalla montagna sono rientrato vittorioso ed orgoglioso dei risultati raggiunti senza lo straccio di un maestro.

Ed eccomi qui, ad un mese dall'impresa, che alle prime luci dell'alba ancora accuso un dolore alla schiena capace di lasciarmi senza fiato. Sarebbe quindi il caso, io dico, di mettersi in testa che devo guarire, dal momento che ignorare il dolore non sta producendo l'effetto desiderato...

Liberarsi dal dolore, solo dopo averlo conosciuto. Liberarsene per scelta; fare la scelta giusta.

lunedì 14 gennaio 2008

Angelis Invocatio

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Nasca il mio migliore pensiero.

Della mia rabbia si sfami prima che io possa gridare,
sul mio dolore dia sollievo, risvegliando la speranza,
sul mio volto imprima il sorriso, perché in esso vive la mia forza,
nelle mie azioni richiami la quiete, perché di me sia fatto esempio.

Così del mio spirito non rimarrà che Luce,
il mio sostegno più grande, il mio orgoglio divino.
Perché di essa io sono eterna figlia,
inconsapevole custode di un nobile ricordo.

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19 Febbraio 2007
A Lara; mia incantevole ed eterea amica...

domenica 13 gennaio 2008

Introduzione all'analisi introspettiva

A volte mi appare innegabilmente evidente quanto difficile sia porsi l’obbiettivo di oltrepassare il proprio limite, di affrontare una battaglia contro noi stessi per accrescere la nostra esperienza, la nostra fiducia in noi stessi.
Ecco quindi che giunti nel teatro della nostra impresa, veniamo colpiti prima ancora di essere messi alla prova, attanagliati dalla paura di fallire o dagli eventi esterni che, avversi, sembrano suggerirci la nostra rinuncia secondo un volere divino. E’ buffo, oltremodo grottesco a quel punto non considerare il potere della nostra stessa Mente, capace di generare dolore fisico, deconcentrazione e pessimismo laddove solo con la volontà potremmo raggiungere magari non il successo, ma perlomeno il consenso.
Una sfida importante può, a seconda della persona che la vive, causare reazioni diverse apparentemente positive o negative; ognuna di esse però è nutrita in egual modo dalla paura di ciò che non è conosciuto. Ciò che andremo ad affrontare è sconosciuto, ma peggio lo sono le nostre più profonde sfumature caratteriali e nozionistiche, che se note alla nostra consapevolezza interiore saprebbero darci la calma di cui avremmo bisogno.

La conoscenza la si ottiene sperimentando noi stessi ed imparando ad analizzare i fallimenti. Essi, se non causati da semplici lacune nozionistiche, si manifestano attraverso quei blocchi emotivi capaci di ostacolare la "manifestazione della nostra presenza nel mondo" rendendola inefficace ed inconcludente al raggiungimento dei nostri scopi.

“Bisogna farle, le cazzate, per imparare ad evitarle”
Mi ha detto un amico per il quale nutro la massima stima…

A lui ho fatto eco, aggiungendo solo che è opportuno imparare a limitare i danni arginando, le cazzate, attraverso la guida di un Maestro, qualunque sia l’esperienza che fa da sfondo alla nostra analisi introspettiva.

venerdì 4 gennaio 2008

Ricordando gli Eroi

Pubblico un disegno giusto per ricordare a me stesso che sono in grado di tenere in mano una matita. L'istruzione scolastica mi ha fortunatamente lasciato un importante base su cui costruire un'esperienza artistica valida, che per cause di indubbia pigrizia trova raramente sfogo. Forse, così come per la letteratura, anche nel disegno necessito di una rivoluzione, che in modo opportuno mi sarà suggerita dal caso e che richiedenderà una dosata ma costante dedizione...

Nell'illustrazione; Hugh Jackman in una scena di X-Men, quando il film non era ancora parte di una trilogia che noi spettatori appassionati abbiamo tentato di scongiurare in tutti i modi. Peccato.

giovedì 3 gennaio 2008

Triade

Una modesta ebbrezza ha pervaso il mio spirito in queste prime battute dell'anno nuovo. E' il senso del Nuovo, quel sentore di rinnovato slancio che sembra darci coraggio ogni volta che ci apprestiamo a scalare un'altra montagna di trecentosessantacinque giorni, popolata da ignoti eventi. Mai come in quest’anno l’entusiasmo ed il coraggio sono i sentimenti più opportuni per affrontare il nostro “kit di esperienze per costruirsi una vita migliore”. Tutto compreso, ovviamente, sorrisi e lacrime assortiti.

Ritengo questo, l’ultimo anno di una triade che ha accompagnato alcuni di noi attraverso un importante ciclo evolutivo spirituale ed intellettuale.
Il Duemilasei fu un anno profondamente severo, che impose l’esperienza del dolore attraverso il distacco dalla Vita, capace di stimolare una più cosciente analisi di taluni aspetti dell’Esistenza. L’appena concluso Duemilasette invece, ha dato l’occasione di vivere il cambiamento attraverso eventi esterni, che hanno forzato e sconvolto quelle sfumature del comportamento ostacolanti all’espressione di una voce spirituale ormai difficile da non sentire.
Quest’anno inizia, infine, annunciandosi risoluto, pregno di quelle prove che mai prima d’ora si sarebbero potute affrontare. Un nuovo periodo difficile, che non spaventa però chi sente dentro quella voglia perenne di conquistarsi un posto nel proprio Paradiso.
E chissà che, con un po’ di fortuna, non si possa anche godere di un ricco raccolto, alla fine della mietitura.

Con eterna emozione…