lunedì 28 dicembre 2009

Cremazione

Quello che finisce ha il profumo di un giorno che aspetta la pioggia. E’ una sensazione inebriante e dolorosa, perché sai che qualcosa ti lascerà per sempre, e già non ne senti la mancanza.
Quello che finisce non ricorda ciò che è stato, diventa qualcosa di più complesso, articolato dalla tua mente, ma mosso dal tuo animo per evolversi ancora una volta. E’ un’opera d’arte, quello che finisce, plasmata dalle tue debolezze che ingenuamente credono di essere le tue forze più grandi.
Quello che finisce non ha nome, non ha volto. E’ l’insieme dei tuoi ricordi più difficili, che attraverso le tue azioni ti hanno esposto, ti hanno aiutato a comprendere ed ora ti lasciano, perché sanno di non servirti più.
Quello che finisce è una parte di noi, ormai estranea a noi, ma collegata all’animo da un filo sottile, che segue il tuo essere spinto dal vento, ondeggiando dietro di te come un peso irrilevante a memoria di ciò che sei stato.

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