venerdì 1 febbraio 2008

Rimpianto

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Buffo compagno dal nome ignoto
Giungi stasera nel tuo bianco silenzio
Nelle tue grazie io da tempo remoto
Assaporo il dolore come fosse assenzio

Lungi da me un dannoso appiglio
Ad un ricordo assopito ma mai esiliato
Vivo ritorna di labbra vermiglio
Che prezioso sussurro hanno esalato

Sul giorno seguente la mia Vita comprenda
Che di nuova gioia il mio cuore si estenda
Affinché più tenace essa infine sia stante
Non più ostacolata da memoria arrogante

Buffo compagno chiamato Rimpianto
Stasera fedele a questo lento canto
Anima pura divieni nascente
Libera l’uomo piega la Mente

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Pubblico finalmente la prima poesia dell’anno. Dimentico sempre quanto difficile sia per me comporre dei versi in rima. L’importante è non arrendersi…
Il tema del Rimpianto è una costante della mia vita, ritengo che se contemplato con il giusto distacco aiuti a poggiare i passi futuri con più saggezza.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che ognuno di noi ha dentro di se un rimpianto ( forse piu' di uno!!).
cresce...vive...
a volte lo desideriamo, altre volte lo odiamo perche' e' un lato selvaggio di noi che riaffiora e con la sua soave vocina ti indica il senso opposto a quello che stai vivendo...
lo facciamo riemergere dai nostri ricordi,e lo sotterriamo nelle banali scuse della vita quotidiana.

La verita' e' che ci serve!

E' indispensabile per crescere,analizzare (non troppo!) decidere, scegliere...VIVERE...

Ci occorre per decifrare le nostre piu' segrete, intime e ribelli sensazioni.

e...

...a dirla tutta anche io ho un rimpianto: non aver letto prima questa poesia !!!!

con amore...!

Anonimo ha detto...

l'Anonimo di prima che ha scritto il commento chiede scusa se ha sbagliato la sintassi della frase, o i tempi verbali o altro... e chiede scusa inoltre per aver sbagliato a digiatare non riuscendo cosi' a lasciare la sua firma, :-)

....Niky