lunedì 8 marzo 2010
Cacciatore di rami
E' d’avorio la nebbia di questo giorno accecato e freddo, come un velo da sposa che cala addolcendo la forma degli alberi. Così io vago in questo bosco, sfiorandone i rami più bassi come se niente più di una carezza io stessi dando a mille delle tue mani. Tengo memoria dei tuoi profumi nelle sfumature del dolce o del vitale, per ricordare ogni donna della mia vita. Sia tu colei che mi ha messo al mondo, o solo un viso sconosciuto ma indimenticabile che ha incrociato il mio sguardo lungo le vie del centro...
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